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Cosa cura l’osteopatia?
Il termine osteopatia, letteralmente malattia delle ossa, è un termine che può trarre in inganno perchè si può pensare che questa branca della medicina curi le osteopatie come le osteoporosi, osteosclerosi o le osteolisi. In realtà, nonostante l’apparente ambiguità, il termine è stato coniato dal dottor Still per indicare non tanto la cura delle alterazioni della struttura dell’osso, quanto la cura delle modificazioni della biomeccanica dell’osso, ovvero alterazioni della normale posizione, funzione, mobilità, propriocettività e microfrequenza di un segmento osseo. Queste ultime sono responsabili di molti tipi di rachialgie meccaniche, cioè dei dolori della colonna vertebrale di origine muscolare (algie muscolo-tensive da alterazioni della postura) capsulo-ligamentare (disfunzioni cinetiche vertebrali o sublussazioni o disturbi intervertebrali minori o discinesie) o riflessa (sindrome cellulo-periosto-mialgica).
Le patologie biomeccaniche delle ossa sono così la causa di sindromi fibro-mialgiche responsabili di molti tipi di dolori cervicali, dorsali e lombari, pseudosciatalgie, scoliosi antalgiche, sindrome da deficenza posturale, ma anche di altri dolori delle articolazioni, come artriti a carattere non infiammatorio, molti tipi di dolori alla spalla, alla articolazione temporo mandibolare, all’anca, al ginocchio, dolori coccigei e intercostali, formicolii agli arti, strappi e rigidità muscolare, distorsioni, talloniti, per arrivare alle cefalee muscolo-tensive ed alcuni tipi di emicranie, al serramento dei denti o bruxismo, e agli stati ansiosi e depressivi.
Negli anni ‘30, per merito di William Garner Sutherland D.O, la specialità manipolativa osteopatica ha compiuto degli enormi progressi grazie all’introduzione delle manipolazione delle ossa del cranio, con le quali si trattano sia i dolori muscolari della colonna vertebrale sia alcuni tipi di cefalee ed emicranie. Con queste manipolazioni cranali si trattano inoltre alcune affezioni parafisiologiche e parapatologiche come turbe funzionali neurovegetative (stitichezza, gastriti, disturbi mestruali, nausea, etc), neurologiche (atonia, ipercinesia, bruxismo, etc.), psichiche (dislessia, disgrafia, agorafobia, difficoltà di concentrazione, perdita di sonno e di memoria, depressione, etc.), neuro-vascolari, cardio-circolatorie (dispnea e stanchezza), oftalmiche (astigmatismi, diplopie, nistagmi, scotomi, glaucomi, etc.), propriocettive (dismetrie, errori di apprezzamento dello schema corporeo, pseudovertigini, etc.), ORL (ronzii, ipoacusie, otiti, sinusiti, etc.). Tali manipolazioni craniali hanno permesso di velocizzare i risultati del trattamento osteopatico riducendo notevolmente il numero delle sedute, al massimo 3 o 4, nonchè i pericoli di recidive.
Tuttavia un osteopata americano che fu tra i primi allievi di Still, il dottor Palmer, non ritenne opportuno introdurre nei suoi trattamenti le manipolazioni viscerali e craniali; fu così che decise di fondare la Chiropratica, branca dell’osteopatia che utilizza solamente la parte più obsoleta delle manipolazioni osteopatiche, cioè le manipolazioni strutturali. L’Osteopatia è basata sulla conoscenza della fisiologia e della patologia osteopatica e si può nell’insieme considerare una scienza ed una tecnica che ha dimostrato, nel corso degli anni, la sua efficacia e a tale titolo è riconosciuta dalla O.M.S.